Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha riferito i numeri legati ai sequestri dei beni degli oligarchi russi.
La guerra in Ucraina ha causato una forte ondata di sanzioni nei confronti della Russia. Non parliamo solo di sanzioni economiche direttamente legate al Paese di Vladimir Putin: molte sanzioni hanno anche riguardato personalmente amici del presidente russo, arricchitisi tramite le strategie e le politiche dell’ex membro del KGB. Ci riferiamo ai famigerati oligarchi russi. Roman Abramovich, Alexander Abramov, Michail Prochorov, Alisher Usmanov. Questi alcuni dei nomi al centro delle sanzioni.
Le parole di Di Maio
Ebbene, nell’ambito delle sanzioni dirette verso gli oligarchi russi, il ministro degli esteri italiano, Luigi Di Maio, ha parlato dei numeri di tali sanzioni, durante un’intervista per il quotidiano tedesco Bild. “Adempiamo con rigore ai nostri obblighi internazionali sulle sanzioni e quindi anche sui sequestri delle proprietà in Italia delle persone listate, che non si limitano ai beni mobili. Ad oggi parliamo di un valore complessivo che si aggira intorno ai 900 milioni di euro. Siamo stati tempestivi e rigidi, e continueremo ad esserlo”. Queste le parole del ministro degli Esteri in merito ai numeri delle sanzioni.
La Russia ha ringraziato l’Italia e il Vaticano per il loro sforzo, volto a portare una soluzione diplomatica che possa porre fine al conflitto. Di Maio ha anche citato la sua omologa tedesca, riferendosi al ruolo dell’Italia nei negoziati. “Come ho avuto modo di confermare alla Ministra Baerbock in occasione del nostro incontro martedì, l’Italia è disponibile a contribuire agli sforzi negoziali in atto, nel ruolo di garante in possibili soluzioni di neutralità per l’Ucraina e offrendo la propria esperienza in tema di modelli di tutela delle minoranze”.
Il ministro degli Esteri ha anche parlato della situazione europea, sottolineando l’importanza della compattezza dell’Ue a livello economico e politico in questo delicato momento storico. “Oggi il dibattito sulla riforma della governance economica dell’Unione attraversa una fase molto importante. Dovremmo concentrarci anzitutto sui numerosi punti di incontro già emersi e sul bisogno di conciliare stabilità e crescita, per giungere presto a un quadro più credibile e seriamente applicato”. Queste le parole di Luigi di Maio sulla situazione economica e sulla compattezza dell’Unione europea.